Dieta paleo, perché piace anche gli sportivi

Quando si parla di dieta paleo si apre sempre un dibattito infuocato, come del resto accade per tutti i regimi alimentari che prevedono l’esclusione di alcuni alimenti. Eppure, al netto delle discussioni, questa dieta non piace solo alle signore o ad attenti e salutisti uomini d’affari, ma piace anche agli sportivi, vediamo perché.

Dieta Paleo, perché ha tanto successo nello sport

La dieta paleo, ovvero, un regime alimentare che si basa sul consumo di alimenti presenti nel paleolitico. In virtù di questa considerazione, il menù della dieta paleo esclude diversi cibi, come i carboidrati e derivati, prediligendo ricette a base di carne, preferibilmente grass fed, quindi prodotta da allevamenti che consentono agli animali di cibarsi esclusivamente di pascolo.
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Come tutte le diete, anche quella paleo permette di fare qualche piccola deroga, ma sempre raramente e senza eccessi. Per capire perché sia tanto apprezzata dagli sportivi, bisogna sapere che la dieta paleo fornisce una riserva di energie assolutamente imponente.

Questo è dovuto al fatto che si consuma, appunto, moltissima carne e che nella carne sono presenti grassi “buoni” che vengono prontamente trasformati in energia. Una volta che si introduce questa dieta, l’organismo si abitua, giorno dopo giorno, ad attingere alla riserva di grassi quotidianamente, anche per le attività che non richiedono un grosso sforzo energetico come quelle sportive.

Rigore e costanza

La dieta paleo prevede menù rigorosi da seguire con costanza, ma decisamente sani e gustosi. La parola dieta, purtroppo, viene sempre associata a un regime alimentare di privazioni, dove si deve assumere un quantitativo di cibo misurato e che costa fatica seguire.

Niente di più diverso da quello di cui stiamo parlando. La dieta paleo ha ricette ricche e saporite che non lasciano insoddisfatti o in preda alla fame dopo il pasto. Al contrario, consente di fare diversi pasti durante la giornata che hanno sia lo scopo di mantenere a regime la sensazione di fame, sia di tenere bassi i livelli dell’insulina.

Il perché si spiega facilmente: un eccesso di produzione di insulina significherebbe avere troppi zuccheri nel sangue e questo impedirebbe i processi di lipolisi, quindi dello scioglimento dei grassi che, come abbiamo detto, vengono utilizzati come riserva energetica.

Proprio per questo motivo la dieta paleo è molto apprezzata dagli sportivi, perché fornisce energia e consente di affrontare prestazioni sportive anche intense. Un esempio di dieta paleo è quello di un menù ricco di carni, meglio ancora se di selvaggina.

Certamente oggi è difficile da trovare della carne di qualità come quella del paleolitico, tuttavia, per chi vuole veramente immergersi in quello che è un vero e proprio stile di vita, c’è la possibilità di trovare carni di animali allevati all’aperto, in modo non intensivo, e nutriti in modo naturale, ovvero, lasciando che si cibino, durante la loro vita, di pascolo e non di mangimi.

Pasti pre e post allenamento

Gli sportivi fanno particolare attenzione al consumo di cibo prima e dopo l’allenamento o la prestazione sportiva. Va intanto ribadito che i risultati migliori si ottengono utilizzando le riserve lipidiche, che, al contrario degli zuccheri, consentono di avere una resa qualitativamente e quantitativamente migliore.

Attenzione quindi al pasto: ottime le carni rosse, ma anche bianche, preferibilmente magre, che forniranno la giusta quantità di lipidi per affrontare la prestazione sportiva. Subito dopo si possono assumere proteine magre, a anche frutta e verdura per poter recuperare quanto perso nella sessione d’allenamento o competizione.

Da evitare, invece, il glutine. Oggi si sa che può causare diverse intolleranze, irritando il colon e provocando una serie di disturbi. Carboidrati provenienti da pasta e pane sarebbero se non banditi, certamente ridotti drasticamente, così come il consumo dei cereali che per l’appunto contengono glutine, anche se integrali.

Da escludere anche latticini e legumi, prodotti da forno che, come è logico dedurre, nel paleolitico non esistevano.

Si possono, anzi, si dovrebbero introdurre nella dieta frutta secca e semi, fonte di grassi omega 3 che hanno effetti benefici sulla salute in generale, ma anche sulle prestazioni sportive in quanto aiutano a mantenere integre le cartilagini e, di conseguenza, le articolazioni.

Infine, rispondiamo a un quesito molto frequente: “La dieta paleo quanto fa dimagrire?” Ebbene, dipende da quanto ci si impegna, dal peso da cui si parte e, naturalmente, dal tipo di attività che si pratica.


Michela Pavini

Michela Pavini

Editor della sezione aziende

Amo scrivere di digitale e di tutto quello che è collegato allo sviluppo aziendale. Autrice di guide e approfondimenti su 7thfloor.it, nei fine settimana parto alla scoperta delle bellezze che l'Italia e l'Europa nascondono.